Dieta_e_salute

“Numerosi fattori di rischio 'ambientali' sono stati riconosciuti responsabili della maggior parte dei tumori dell’età adulta. Questo significa che, teoricamente, potremmo prevenire una buona parte dei tumori intervenendo su questi fattori di rischio attraverso modifiche del nostro stile di vita"

(citazione presa dal contributo)

Ogni anno nel mondo 11 milioni di persone si ammalano di cancro e le proiezioni suggeriscono un possibile raddoppio dei casi nel 2030.

Ad oggi le evidenze scientifiche suggeriscono che soltanto per pochi tumori è possibile identificare una chiara predisposizione genetica mentre, al contrario, numerosi fattori di rischio “ambientali” sono stati riconosciuti responsabili della maggior parte dei tumori dell’età adulta. Questo significa che, teoricamente, potremmo prevenire una buona parte dei tumori intervenendo su questi fattori di rischio attraverso modifiche del nostro stile di vita.

La dieta, la composizione corporea, il livello di attività fisica sono importanti fattori “ambientali” potenzialmente modificabili in grado di influenzare il rischio di ammalarsi di tumore. Tuttavia, la complessa interazione dei meccanismi che associano un nutriente od un alimento all’insorgenza del tumore, unita all’estrema varietà delle combinazioni alimentari nelle varie popolazioni e alla diversa costituzione genetica degli individui rende spesso arduo riconoscere l’eventuale responsabilità eziologica di uno specifico fattore o stile alimentare. Questa è la principale difficoltà della ricerca epidemiologica su alimentazione e cancro, che si e’ sviluppata negli ultimi 40 anni a partire dagli studi di correlazione geografica fra il consumo pro capite di vari alimenti e nutrienti e la mortalità per tumore (i cosiddetti studi ecologici, iniziati negli anni sessanta), seguiti dagli studi casi-controlli iniziati negli anni settanta e dagli studi prospettici basati su questionari alimentari, fino agli studi prospettici con banca biologica iniziati negli anni ottanta e agli studi di intervento alimentare degli anni novanta del secolo scorso.

Per ogni sede oncologica sono ora elencati i determinanti (nel campo alimentare e dell’attività fisica) individuati dal WCRF come fattori di rischio (o di protezione) certi, convincenti, probabili o di limitata evidenza.